Per molti secoli, il corsetto è stato un importante articolo di abbigliamento.
Fin dalla prima metà dell’800 le donne lo utilizzavano per modellare le forme, per far risaltare i seni e per avere una postura corretta. Ma la vera diffusione del bustino avvenne in epoca vittoriana.
La prima donna ad indossarlo già nel 1500 fu Caterina de’ Medici in Francia, dove subito dopo fu adottato anche dalle signore di corte: era stretto, di forma allungata e si portava sotto i vestiti. Da quel momento divenne subito indispensabile per la bellezza e l’esaltazione della figura femminile in quanto appiattiva il busto spingendo i seni verso l’alto e dando risalto alla scollatura.
I primi corsetti erano creati con strati di tessuto irrigidito dalla colla, mentre per le spalline si usavano stringhe incrociate. Successivamente per mantenere la loro rigidità, iniziarano a inserire nella parte anteriore degli ossi di balena, avorio o pezzi di legno. Gli si dava una forma sottile e allungata e si inserivano nel bustino tenendoli fermi con l’aiuto di lacci.
A partire dal 18° secolo lo scopo principale dei busti divenne quello di sollevare e modellare il seno, stringere il diaframma, sostenere la schiena, migliorare la postura per aiutare la donna a stare dritta, con le spalle verso il basso e indietro. Questi corsetti erano abbastanza confortevoli in quanto non limitavano la respirazione e permettevano alle ragazze anche di lavorare.
Con l’avvento dell’epoca vittoriana, le mode cambiarono e le tendenze iniziarono a esigere una vita sottilissima e fianchi larghi (la classica figura femminile a clessidra). Dunque i corsetti divennero molto più costrittivi, infatti le stecche rigide all’interno erano in acciaio e inserite sia davanti sia dietro. Inoltre l’allacciatura era strettissima. Questo comportava anche una modificazione degli organi interni.
Negli anni successivi il corpetto subì numerose modifiche pur mantendo il suo scopo originario, ovvero esaltare la figura femminile. Ciò avvenne fino al 1900 quando venne inventato il corsetto Edwardian. Grazie alla sua curva a S, spinegeva il sedere indietro e restava rigido sul davanti. Dunque costringeva le donne a una postura innaturale danneggiando la schiena.
Dal 1910 le tendenze cambiarono e i corsetti divennero “Fuori moda”. Questo periodo coincide anche con la nascita dei primi reggiseni, sicuramente meno impegnativi dei bustini.
Fu nel 1990 che i corpetti tornarono in voga, ma non più come intimo, bensì come vero e proprio capo d’abbigliamento.